martedì 19 agosto 2008

Il razzismo secondo Bertold Brecht

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare."

Bertold Brecht

1 commento:

Anonimo ha detto...

In questa poesia Bertold Brecht vuole farci capire come il razzismo, frutto sovente di ignoranza storica, è un fenomeno distruttivo ed autodistruttivo, in quanto si basa sull’eliminazione del diverso, e siccome siamo tutti diversi alla fine la distruzione è totale ed infinita, poiché ognuno diventa antagonista dell’altro. Quindi questa poesia è un invito alla tolleranza ma soprattutto alla comprensione di chi è diverso da noi e al confronto rispettoso tra le diversità.