lunedì 1 ottobre 2007

Racconto - Elliot Smith


Salve a tutti. Come vi va? Mi chiamo Elliot Smith e faccio il poliziotto. Lavoro a Londra, una città schifosa come poche. Spesso faccio il turno di notte e non vi dico quello che vedo in giro… ma che ci volete fare, cosi’ va il mondo. Io faccio la ronda in un quartiere malfamato, Whitechapel. Pezzenti, ubriachi, ladri, puttane… certe volte mi viene il vomito.
Che razza di lavoro… vi posso dire una cosa? Comincio ad averne abbastanza. Un giorno o l’altro dovrò smettere di fare questo lavoro… a me piace vivere in campagna, curare i fiori, stare in famiglia… è’ la fine di agosto, tra un po’ faccio quarant’anni… non posso continuare a passare le notti in questo girone infernale… non so cosa darei per non uscire anche questa notte…
Saranno un paio d’ore che sono in giro? Mah, mi sembra che sia passata una vita. Sono proprio stanco, me ne andrei a casa… ah, ho incontrato un vecchio ubriacone che voleva accoltellarmi… l’ho ripassato per benino col manganello e gli ho preso il coltello, dovesse riconoscermi e riprovarci… è un bel coltello, chissà dove l’ha rubato, quel vecchio…
Ah, guarda qua chi c’è… un’altra puttana. “Ehi, poliziotto, ti vuoi divertire? Non costo tanto…”
Vai via, mi fai schifo, le dico.
“dai, facciamoci una cavalcata, ti passi una bella nottata, invece di ammazzare di botte la gente per strada”.
Le do una spinta e l’allontano. “Si vattene, vattene, tanto ti ho capito… non ti tira piuuuu… Ah, non ti tira piùùùùùù…”
Sento il sangue che mi ribolle, mi giro e le urlo di piantarla. Ma quella strilla ancora di più, ed inizia a sbracciarsi, a urlare più forte.
“sentite gente, questo qui non vuole scopare. Secondo voi, è frocio o ha la carne lessa tra le gambe? Ahhh, secondo me non gli funziona piùùùùù… ahhh…”
Basta, facciamola finita. Vieni con me, puttana, ti faccio vedere io di cosa sono capace, le dico, tirandola per i capelli. Urla, urla ora, se hai abbastanza fiato per farlo.
“Bastardoooo, lasciamiiiii!”
Quanto urla questa baldracca, sto impazzendo… la trascino con la sinistra e con la destra tengo il manganello, quando sento quella zoccola che comincia a urlare “Aiutooo, questo è pazzo, mi vuole amm…”
Silenzio. Finalmente. Ho sempre i suoi capelli nella mano sinistra, ma nella destra ho il coltello del vecchio… è un po’ sporco… guardo per terra e vedo le gocce di sangue che cadono.
Giro la puttana a pancia in su… il collo è quasi staccato e lei mi guarda come incredula, come volesse dirmi… però, hai le palle, non pensavo avresti potuto farmi questo…
Eh si, io sono Elliot Smith, faccio il poliziotto da vent’anni e non mi faccio sbeffeggiare da una zoccola come te… ora sono stanco, vado a pulirmi… io sono Elliot Smith… anzi, Elliot è un nome da fesso.. d’ora in poi mi farò chiamare Jack Smith… anzi Jack e basta… vi prometto che farò pulizia in questo quartiere, prima di andarmene…

Copyright Piero Mattei 2007

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