lunedì 1 ottobre 2007

Racconto - Notte d'estate


“Ciao piccolo! Come stai?”
“Ciao papà. Sto bene.”
“Che stai facendo?”
“Gioco. Gioco sempre, tutto il giorno. Qui ci sono tanti bimbi…”
“Ah che bello. Ti diverti tanto?”
“Tantissimo papà. Ora andrò anche a scuola, a settembre!”
“Che bello. I tuoi amici verranno con te?”
“Si si!”
“Che bravo. E come ti sei fatto grande! Me lo dici quanti anni hai?”
“Cinque!”“Cinque? Mamma mia che grande! E dimmi un po’: è venuta mamma a trovarti?”
“No, sono andato io. Lei non viene da me, perché se viene diventa triste.”
“Eh lo so. Quando pensa a te diventa sempre triste. Lei avrebbe voluto sempre stare assieme a te.”
“Ma io dovevo andare via, papà. Glielo hai detto a mamma?”
“Glielo ho detto. Ma lei è triste lo stesso".
“Dai piccolo, non fa niente. Gli passerà!”
“Anche se l’ho fatta soffrire tanto?”
“Ma non è stata colpa tua. Tu volevi correre, saltare… avevi tanta fretta. Mamma pensava solo che tu fossi un po’ agitato, invece…”
“Eh si papà, volevo correre e saltare…”
“Te lo ricordi quella notte quando sei andato via, piccolo?”
“Mi sentivo dondolare, su e giù…”
“Certo amore, stavamo in aereo e l’aereo è come una giostra: prima va su su su su e poi va giù giù giù…”
“Papà, la mamma stava tanto male?”
“Eh si piccolo. Ha perso tanto sangue. Pensa che quando l’aereo è sceso c’era l’ambulanza ad aspettare la mamma e l’ha portata via…”
“Si si, faceva tanto rumore l’ambulanza. Uuuuuuuuuuuuhhhhhhhh. Uuuuuuuuuhhhhhhhhhh. Uuuuuuuuuuhhhhhhh.”
“E poi? Ti ricordi quando siete arrivati all’ospedale?”
“Si. Mamma piangeva forte. Diceva che gli facevo tanto male.”
“E tu che hai fatto?”
“Io non volevo che lei piangeva. Cosi’ la dottoressa mi ha chiesto se volevo andare via, cosi’ mamma non piangeva più e io sono andato via… mi hanno messo dentro un panno bianco e mi hanno portato via…”
“E dove sei andato?”
“Qua! In paradiso!”
“Eri triste quando sei venuto qui?”
“Un po’… fino a che mamma era triste, ero pure io triste.”
“Ma lo sai che da un po’ mamma non è più tanto triste? Ti è nata una sorellina!!”
“E come si chiama? E come si chiama?”
“Giada!”.
“Papà posso giocare con Giada?”
“Solo le la vai a trovare nei sogni, la notte!”
“Va bene papà!”
“Ciao piccolo!”
“Ciao papà!”


Copyright Piero Mattei 2007

2 commenti:

Anonimo ha detto...

........spero che tu venga a trovare anche me ,piccolo....ciao da zio bobby

Anonimo ha detto...

....e dalla vecchia zia
Lella